FAQ Agiter
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Domande Fequenti di Agiter Investigazioni Roma Est
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1) Come riconoscere un investigatore autorizzato da uno non regolare?
Identificare un investigatore privato realmente abilitato
Un investigatore può definirsi regolarmente autorizzato solo se munito di licenza prefettizia, un titolo rilasciato dalla Prefettura competente per territorio. Tale documento – previsto dalla normativa – deve essere esposto in modo ben visibile all’interno della sede operativa, insieme alla tabella tariffaria ufficiale, anch’essa registrata presso gli uffici preposti.
Chi lavora senza autorizzazione, invece, agisce in totale abuso, non possiede alcuna licenza, non presenta un tariffario depositato e spesso propone accordi verbali o compensi poco trasparenti. È frequente che incontri i clienti in luoghi non idonei, come bar, hotel o spazi aperti, senza una sede reale né riferimenti tracciabili.
Oggi è più semplice verificare la serietà di un investigatore grazie ai controlli online. Alcuni indicatori utili:
– Presenza di un sito professionale con indirizzo fisico, partita IVA e recapiti verificabili
– Disponibilità di un numero fisso aziendale, che garantisce reperibilità e trasparenza, oltre al semplice cellulare
AG.I.TE.R. Investigazioni è in possesso di licenza ufficiale rilasciata dalla Prefettura di Roma e da oltre dieci anni opera nel pieno rispetto delle disposizioni vigenti, assicurando competenza, correttezza e totale trasparenza verso i clienti.
2) Un privato può svolgere attività di investigazione?
Certamente NO. Le attività investigative possono essere svolte esclusivamente da professionisti muniti di licenza prefettizia, rilasciata ai sensi dell’art. 134 del T.U.L.P.S. (Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza). Un cittadino comune non è autorizzato a raccogliere informazioni su terze persone, né a effettuare pedinamenti, riprese o registrazioni a fini investigativi.
Anche comportamenti che possono sembrare innocui — come fotografare qualcuno senza consenso o seguirlo — possono integrare violazioni della privacy e costituire reati perseguibili penalmente. Solo un investigatore privato regolarmente abilitato può svolgere tali attività in modo legittimo e nel rispetto della normativa vigente.
3) È permesso registrare o intercettare le telefonate di un’altra persona?
No, non è consentito dalla legge.
Captare o ascoltare una conversazione telefonica altrui senza il consenso dell’interessato rappresenta un reato penale, punito severamente dall’ordinamento italiano.
Gli articoli 615-bis e 617 del Codice Penale stabiliscono che l’intercettazione non autorizzata di comunicazioni private — che siano telefoniche, telematiche o ambientali — costituisce una violazione della libertà personale e della riservatezza. Questa attività è riservata esclusivamente all’autorità giudiziaria e può essere eseguita solo nell’ambito di indagini formalmente autorizzate da un magistrato.
Chi inserisce microspie o registra telefonate senza permesso può incorrere in denunce, sanzioni e persino pene detentive. Anche un investigatore privato con regolare licenza non è autorizzato a intercettare comunicazioni: può utilizzare soltanto strumenti leciti e conformi alla normativa per raccogliere elementi utili a fini probatori.
4) Operate anche con investigazioni fuori dall’Italia?
Sì, la nostra agenzia svolge attività investigative anche in ambito internazionale, sempre nel pieno rispetto delle normative dei Paesi in cui interveniamo.
Nel corso degli anni abbiamo sviluppato una solida esperienza nelle indagini all’estero, lavorando sia direttamente sia tramite una rete selezionata di collaboratori qualificati.
Questa organizzazione ci permette di affrontare con competenza anche incarichi complessi fuori dal territorio nazionale, garantendo sempre massima riservatezza, professionalità e continuità operativa.